Brescia Musei, parla Bernardelli Curuz

L'ex direttore artistico è tornato a parlare della vicenda dei disegni di Caravaggio e del futuro della Fondazione. Senza celare amarezza e polemiche.

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(red.) Una cosa è certa: Maurizio Bernardelli Curuz non sarà il prossimo presidente della Fondazione Brescia Musei. Tra poco il posto ora occupato da Fausto Lechi tornerà ad essere vacante, ma fra i numerosi candidati è praticamente certo che Bernardelli non sarà scelto.  Ne è certo lo stesso Lechi: «Con il clamore e le polemiche suscitate dall’attribuzione a Caravaggio dei disegni del Fondo Peterzano, il direttore artistico Bernardelli Curuz si è di fatto autoescluso».
Nei giorni scorsi della vicenda e del futuro della Fondazione è tornato a parlare lo stesso Bernardelli, in seguito alla vicenda allontanato dalla direzione della Fondazione. Lo ha fatto al Giornale di Brescia, senza perdere l’amarezza per l’accaduto e parlando di sé come capro espiatorio. « Io, ai loro occhi (della giunta, ndr), devo apparire come una fetida buccia di banana. Il Comune non sta con gli esuli. Siamo ancora ai tempi dei guelfi e dei ghibellini. Dobbiamo chiederci perché Brescia sta perdendotutto, non solo in termini di mostre. Partedella classe dirigente bresciana vuole vittime ed esuli. Sangue. Torriabbattute. Ma così non si costruisce nulla».

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