“Brescia Mobilità, risultati insoddisfacenti”

Per il referente trasporti di Legambiente, i numeri presentati dal presidente Valerio Prignachi non tengono conto dell'aumento di spesa procapite.

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(red.) «Sorprende la superficialità con la quale il presidente di Brescia Mobilità presenta i risultati di bilancio delle società del comune di Brescia. A parte OMB, tutte le altre società chiudono in attivo,Brescia Mobilità, Brescia Trasporti e Metrobrescia srl.
Visto così,quello illustrato dal presidente Valerio Prignachi, sembra il migliore dei mondi possibile».
E invece non è così, secondo Dario Balotta, responsabile di Legambiente Lombardia per i trasporti. Secondo Balotta, la spesa per i trasporti pubblici, in questi anni, ha subito una forte accelerazione al punto tale che il proprietario della holding comunale (il Comune di Brescia) e’ passato dalla erogazione per prestazioni di servizio (assegno a Brescia mobilità Spa) da € 21.566.889 del 2012 (consuntivo 2012) a € 43.166.299 del 2013 (previsioni definitive del novembre 2013).
«Tale incremento di spesa, solo per prestazioni , non tiene  conto del costo  aggiuntivo del mutuo della Cassa depositi e prestiti incorporato dal bilancio del Comune proprio nel 2012, ha fatto si che per il Tpl la spesa pro capite a cittadino sia passata da circa 113 euro a circa 226 con un incremento del 100%. Chiudere in attivo con un incremento di spesa corrente di questo tipo significa che la crescita dei contributi pubblici delle controllate dei trasporti e’ cresciuta più dei costi di gestione.  Sarebbe utile rendere noto ai cittadini che gli utili di bilancio sono dovuti al fatto che i consistenti contributi pubblici alle aziende menzionate sono cresciuti più dei costi di gestione. Così come sarebbe anche utile sapere quanto sono in percentuale i contributi pubblici (regionali e comunali) rispetto ai costi e anche quello che comunemente viene chiamato rapporto costi ricavi. Cioè vedere quanto coprono i ricavi da tariffa i costi che poi rimangono in carico al soggetto pubblico».
Per Balotta, quello che non ci viene detto  è se i risultati di questo iperbolico incremento della spesa pubblica per i trasporti sono ritenuti soddisfacenti oppure no e se i costi di gestione delle aziende in questione potevano essere più contenuti. Non solo, ma sarebbe interessante sapere se in futuro questo livello di spesa potrà essere mantenuto oppure no alla luce dei chiari  di luna della spesa pubblica. «Sorprende infine che una patata bollente come questa sia stata lasciata senza commento della proprietà comunale, dal soggetto che ci dovrebbe dire se  i risultati e se gli obiettivi attesi da un simile incremento di spesa sono stati raggiunti o se si stanno raggiungendo. Il comune riuscirà  a garantirsi questi 20 milioni di spesa in più all’anno ancora per 8-9 anni evitando che ciò vada a scapito di verde, bonifiche, sevizi sociali, edilizia scolastica o riduzione delle delle tasse comunali? Questa è la domanda che sarebbe meglio porsi in fretta».

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