Trasporti, Cgil:”Confronto fondamentale”

Il sindacato interviene a favore delle Rsu degli autisti, sul piede di guerra per la riduzione dei salari dei nuovi assunti nel 2013.

(red.) «La lotta degli autisti di Brescia Mobilità è vitale per dare credibilità da subito alla prospettiva di sviluppo della mobilità sostenibile indicata dall’Assessorato ai Trasporti per il 2018 con l’obbiettivo di portare la città in linea con le principali città europee».
Ne è convinta la Cgil, che interviene nello scontro tra gli autisti di Brescia Trasporti e la società. «Questa prospettiva tuttavia chiede l’adozione da subito di una politica di sviluppo integrato del sistema dei trasporti ben più ampia degli aggiustamenti che verranno introdotti dal 24 marzo, per la necessaria ridefinizione dell’integrazione fra trasporto urbano ed extraurbano, del piano traffico e dei parcheggi, della politica tariffaria, facendo leva sul tracciato della Metropolitana e puntando alla sua estensione. Interventi in questa direzione, in un settore strategico per l’economia bresciana come quello dei trasporti, potrebbero realizzare quegli obiettivi ben presenti nell’orizzonte dei propositi dell’attuale amministrazione del Comune di Brescia, ovvero di contrastare la crisi economica e ridurre strutturalmente gli elevati livelli delle emissioni inquinanti, potendo contare anche su risorse europee».
Ciò premesso, diventa difficile immaginare, per il sindacato, come si possa pensare di perseguire questa ambiziosa prospettiva innescando da parte dell’Assessorato ai trasporti del Comune e di Brescia Trasporti presupposti di chiusura al confronto con gli attori direttamente coinvolti, quali i lavoratori con i loro rappresentanti e le organizzazioni sindacali. «L’esito del recente incontro sulla riorganizzazione del TPL alla luce anche delle scadenze previste dalla L.r. 6/2012 è stato sconcertante. Ora assistiamo all’inaccettabile improvvisa rottura della trattativa con i Rappresentanti dei lavoratori sulla riorganizzazione dei turni da parte di Brescia Trasporti, accompagnata dal preannuncio di voler procedere unilateralmente con assunzioni a “salario ridotto”. Questa sintonia di chiusura al confronto fa supporre la realtà di convergenze più centrate sulle volontà aziendali che non sulle necessità di miglioramento del servizio e di tenuta sociale evitando disagi per utenti e pendolari e peggioramento delle condizioni dei lavoratori».
Soltanto guardando a questa convergenza è facile comprendere la pubblica sottolineatura di quella che secondo l’Assessore Federico Manzoni sarebbe una avanguardia bresciana, ovvero il superamento del principio di legge secondo il quale i ricavi del traffico che gravano su abbonamenti e tariffe, previsto del 35%, a Brescia si attesta sul 40-42%; un primato che nell’attuale crisi sociale non può che generare disappunto e preoccupazione. «L’auspicio è che Comune e Azienda rivedano le loro posizioni; la ricerca di un confronto costruttivo con i rappresentanti dei lavoratori e più in generale con le associazioni dei consumatori e dei pendolari, nel rispetto di ruoli e funzioni, è aperta e a ben vedere, considerata anche la prospettiva indicata dalla legge regionale, un appuntamento non superabile».

 

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