Il Celeste a processo per il caso Maugeri

L’ex Governatore rinviato a giudizio con Antonio Simone, Pierangelo Daccò e altri sette. Le accuse sono di corruzione e associazione per delinquere.

(red.) L’ex Governatore della Lombardia Roberto Formigoni è stato mandato a processo per il caso Maugeri. Insieme a lui, l’ex assessore regionale Antonio Simone, Pierangelo Daccò e altre sette persone.  Per loro, le accuse sono di associazione per delinquere e corruzione.
Dopo cinque ore di consiglio, questa è stata la decisione presa dal gup di Milano Paolo Guidi. Prosciolto, invece, Mario Cannata, avvocato e ex consulente della Fondazione.
I fondi dirottati dalla Maugeri verso conti esteri, secondo le indagini, si aggirerebbe intorno ai 61 milioni di euro in una decina di anni.
Il dibattimento inizierà il 6 maggio davanti ai giudici della X sezione penale del Tribunale.
Alla sbarra ci saranno anche: l’ex direttore amministrativo della struttura di riabilitazione pavese Costantino Passerino; Carlo Lucchina, ex direttore dell’assessorato alla sanità; Nicola Maria Senese, ex segretario generale del Pirellone; Alberto Perego amico di Formigoni; Alessandra Massei, ex dirigente Regionale; Carla Vites, moglie di Simone; Carlo Farina, rappresentante legale della società che, secondo l’accusa si sarebbe prestato a sottoscrivere accordi di consulenza fittizi con la Maugeri per giustificare il dirottamento di fondi.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.