«Scientology è una religione come le altre»

La sentenza, rilanciata e divulgata dalla chiesa di Scientology di Brescia, arriva dalla Corte Costituzionale inglese che ha ammesso il culto fra quelli ufficiali.

Più informazioni su

    (red.) Di celebri adepti del jet-set internazionale ne conta tanti (basti pensare a John Travolta e Tom Cruise), un po’ meno tra la gente comune.
    La chiesa di Scientology, tuttavia, sembra raccogliere col tempo qualche tiepida conferma a livello istituzionale. È notizia dell’ultim’ora il riconoscimento  della Corte Suprema inglese che ha accettato come valido un matrimonio celebrato in una chiesa di Scientology, sconvolgendo di fatto l’ordinamento britannico in merito di unioni religiose e riconoscendo quello “scientolgico” come culto ufficiale.
    A gridarlo a gran voce è anche la chiesa di Scientology di Brescia (situata in via Fratelli Bronzetti e nominata “Dei tre laghi”) che considerano la sentenza come una piccola vittoria. Lo si apprende da un comunicato diffuso mercoledì 11 dicembre dall’ufficio Affari Pubblici della chiesa.
    A sostegno della sentenza la corte britannica ha allegato una curiosa motivazione che, non ne dubitiamo, farà discutere: «La religione può essere descritta come un sistema di credenze che va al di là della percezione sensoriale o dei dati scientifici; un sistema che è condiviso da un gruppo di fedeli e che spiega quale sia il ruolo del genere umano nell’universo, insegnando loro come vivere in conformità con tale sistema di credenze».
    Il credo è stato fondato da L. Ron Hubbard nel 1954, basate su un sistema di “auto-aiuto” denominato “Dianetics”. In estrema sintesi, Scientology afferma che le reali potenzialità dell’essere umano (visto come un essere spirituale immortale che, continuamente, dopo ogni morte si trova forzato a prendere possesso di un nuovo corpo), sarebbero molto superiori a quelle che normalmente usa, e comprenderebbero il potere di guarire dalle malattie con la sola forza del pensiero (poiché il 90% di esse sarebbe solo psicosomatiche). Sostiene anche il controllo cosciente di ogni parte del corpo e la facoltà di abbandonare il corpo fisico per vagare nello spazio in forma incorporea. Si tratta di un culto particolare che non ha nemmeno una vera teologia, né ha un concetto formulato di Dio. E spesso è stata accusata da vari fronti di approfittare della debolezza psicologica di certi suoi adepti per crescere economicamente.
    Certo è che la Gran Bretagna non è l’unica a riconoscere ufficialmente il culto. Questo riconoscimento ufficiale si aggiunge a quello ottenuto in Olanda l’ottobre scorso e, rimanendo ancora in ambito europeo, a quelli dei governi di Slovenia, Svezia, Portogallo e Spagna.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.