Acli: «ben venga il carcere alla caserma Papa»

La proposta guadagna l’approvazione delle Associazioni Cattoliche Lavoratori di Brescia. «Idea sostenibile e positiva per diversi motivi, nel rispetto della Costituzione».

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(red.) Le Acli bresciane, con un comunicato stampa inviato alla redazione di quiBrescia.it, hanno voluto dare la propria opinione in merito alla proposta del Ministero di Grazia e Giustizia sul possibile conversione dell’ex caserma Papa in carcere cittadino.
«La proposta – leggiamo nel comunicato – pare decisamente più sostenibile e realizzabile rispetto a molte altre ipotesi che negli ultimi anni sono rimaste soltanto sulla carta. Pur non conoscendo ancora i dettagli del progetto la proposta sembra positiva per più motivi. Innanzitutto una ristrutturazione dovrebbe avere tempi più brevi rispetto ad una realizzazione nuova. Inoltre, questo permetterebbe di non utilizzare nuove aree (con il rischio di avviare delle speculazioni edilizie) e di riqualificare un immobile del demanio pubblico attualmente abbandonato e senza altre prospettive pubbliche reali e a breve termine».
Le Acli bresciane auspicano che al centro del dibattito politico futuro e, quindi,  della successiva fase di progettazione della nuova struttura, ci sia l’obiettivo di realizzare un carcere che risponda alla logica dell’articolo 27 della Costituzione Italiana, che recita  “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
«Oggi l’essere reclusi a Canton Mombello – continuano le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – non va sicuramente in questa direzione. Tutt’altro. Speriamo che i mesi che abbiamo di fronte possano essere l’occasione per avviare una progettazione della nuova struttura che sia condivisa dalla comunità bresciana, in modo che tutti (incluse le realtà del terzo settore) possano dare il proprio contributo per costruire dei percorsi di vera riabilitazione e inserimento nella società.

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