Biennale di Brescia, era una truffa?

Lo temono molti degli artisti arrivati da tutta Italia per partecipare alla kermesse di arte contemporanea e che si starebbero organizzando per una class action.

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(red.) Temono che fosse una truffa  molti dei 300 artisti che, rassicurati dai numerosi patrocini pubblici (gratuiti), hanno partecipato all’edizione 2013, la seconda, di artBrescia, biennale di Arte contemporanea organizzata a Brescia e provincia dall’omonima associazione, artBrescia, presieduta da Silvia Landi.
Uno degli artisti che ha partecipato, versando come molti una quota di 150 euro per essere inserito nelle due categorie (artisti concorso 50 euro, artisti internazionali 100 euro), Alessandro Matta di Firenze, sta raccogliendo materiale, documentazione e testimonianze da artisti arrivati a Brescia da tutta Italia per la biennale.
Ecco come ricostruisce i fatti sul suo sito. «Quanto riportato in questo articolo non è per fare polemiche inutili, nè tanto meno critiche gratuite alla manifestazione, si limita solo a raccontare come sono andate le cose e come lo staff della Biennale di Brescia ha gestito l’evento ed ha truffato circa 300 artisti. Il 30 marzo 2013 presso Villa Morando (Lograto – BS) circa 20 km da Brescia si è tenuta la premiazione della sezione ARTISTI CONCORSO iscrizione € 50.00 ad artista. La giuria mezz’ora prima che venissero aperte le porte al pubblico è andata via.
Quando è stato decretato il vincitore (l’artista Tone Vi) non era presente.
Per il vincitore è sicuramente un’opportunità importante e mi auguro di cuore che gli si aprano tante porte, la foto però rende bene l’dea dell’allestimento e di quanto preparato fosse lo staff di artBrescia. Come si può notare dalle foto, la targhetta dell’artista è scritta a mano e attaccata con il nastro adesivo direttamente sull’opera, accanto appoggiato al muro un cartone.
Mi viene solo un dubbio, perchè sul web (visto che per partecipare venivano valutati i curriculum artistici) non c’è nessuna notizia in merito a TONE VI? Le uniche informazioni appaiono “miracolosalmente” sul profilo dell’artista nel portale Celeste Network  creato guarda caso pochi giorni dopo la premiazione nel profilo non è presente nessuna opera se non quella vincitrice e nessun riferimento, contatto o altro.
Il premio era di 10.000 €, ed ho trovato di cat
tivo gusto che una volta decretato il vincitore la giuria non fosse presente così come l’artista e che non siano state spese due parole sull’opera vincitrice, ma della serie “arrivederci e grazie”. Una totale mancanza di rispetto per i presenti, c’erano artisti che venivano da tutta Italia. Tutte le spiegazioni e motivazioni del caso sono state fatte successivamente via Internet, un premio di 10.000 € deve essere motivato durante la premiazione, non davanti al computer a distanza di giorni, lo trovo scandaloso. Hanno creato malcontento tra tutti i partecipanti e questo non ha fatto bene all’evento».
Dalla stranezza del misterioso vincitore che non si presenta a ritirare un premio di 10.000 euro, all’altro dubbio: nessuno degli artisti contattati da Matta, oltre un centinaio, ha ricevuto una fattura per i pagamenti delle iscrizioni. «Cosa significa che hanno incassato 30 mila euro in nero?».
Come spiegato sulle pagine locali del quotidiano Il Giorno, gli artisti si stanno muovendo per una class-action contro artBrescia. Anche collaboratori e aziende incaricate di eseguire dei lavori dall’organizzazione denunciano di non essere ancora stati pagati.  C’è anche chi si è già mosso per vie legali.
Intanto, dopo la mobilitazione degli artisti, il sito della manifestazione non è più consultabile, e con lui è sparita anche la locandina dell’edizione 2015.

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