Le novità del Montenetto in scena al Vinitaly

Il Consorzio Vini Montenetto porta a Verona i sapori di una storica area Doc di grande pregio ambientale a dieci chilometri dal centro di Brescia.

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(red.) Era conosciuto fino a poco tempo fa come Consorzio del Capriano del Colle Doc: ma da poche settimane è diventato a tutti gli effetti Consorzio Vini Montenetto.
Ed è sotto questa nuova bandiera che la realtà consortile situata alle porte di Brescia si presenta a Vinitaly, dove dal 7 al 10 aprile sarà presente nell’ambito della spedizione istituzionale di Regione Lombardia al Palaexpo (stand B8). A rafforzare la rappresentanza consortile ci saranno anche quattro aziende del comprensorio presenti con proprio stand.
“Siamo un’area di dimensioni contenute ma di grandi tradizioni”, ha affermato Maria Grazia Marinelli, presidente del Consorzio che associa 25 aziende tra cui anche quella di Andrea Pirlo, il fantasista juventino e della Nazionale. “Con il nuovo nome puntiamo ad identificare i nostri vini con un territorio unico, il Monte Netto appunto, che è divenuto da pochi anni Parco Agricolo Regionale ed ospita la totalità degli oltre 80 ettari vitati iscritti all’albo. Una vera oasi di verde a dieci chilometri dal centro storico di Brescia”.
Il cambiamento riguarda unicamente il nome del Consorzio, che per il resto continuerà a tutelare sia la Doc Capriano del Colle che l’Igt Montenetto di Brescia, in attesa che l’iter burocratico porti ad un progressivo allineamento anche delle denominazioni. Questi quindi i prodotti che terranno banco nella “spedizione” del Montenetto all’expo veronese, con in primo piano il nuovo Marzemino Doc, che dalla vendemmia 2011 ha ottenuto la Denominazione di origine controllata: un riconoscimento doveroso per un vino che su questo territorio si produce fin dal ‘500, come documentato dall’agronomo rinascimentale bresciano Agostino Gallo. La produzione del Monte Netto, circa 380 mila bottiglie annue, è del resto concentrata soprattutto sui rossi, con particolare rilevanza per il Capriano del Colle Doc Riserva: ma il disciplinare prevede anche la produzione di un bianco a base Trebbiano che può essere presentato anche in versione Superiore. Come dire, le diverse sfaccettature di una realtà in forte crescita, che grazie alla sobria ma schietta intensità dei suoi vini rappresenterà sicuramente una delle sorprese più piacevoli nel grande mosaico di Vinitaly 2013.

 

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