Brescia fa il pieno di arte: Capitolium e ‘Novecento’

Questo giovedì viene inaugurata la nuova area del Foro romano, mentre venerdì taglio del nastro della grande esposizione di arte Contemporanea a S. Giulia.

(red.) Brescia fa il pieno di cultura. Quest giovedì, infatti, sono due le inaugurazioni che coinvolgono i bresciani e che hanno come punto di riferimento due luoghi simbolo della città: il Capitolium e il Museo di Santa Giulia.
All’Auditorium di Santa Giulia, alle 10,30, taglio del nastro della “rinnovata” area archeologica del Foro romano, mentre alle 17, sempre a Santa Giulia, in via Musei, viene inaugurata l’eccezionale esposizione “Novecento mai visto”, che mette in mostra la celebre collezione d’arte contemporanea europea della Fondazione Daimler Mercedes, per il percorso “From Albers to Warhol to (now)”, con opere da De Chirico a Cattelan.
Il progetto è stato realizzato da Civici Musei, Brescia Musei, Bresciatourism e Fondazione Asm, catalogo edito dalla bresciana Grafo.
Una realizzazione “made in Brescia” al 100% dunque, che non si avvale, come avvenuto invece in passato di consulenze e società esterne (prima Goldin e poi Artematica).
Partendo dal Capitolium, da questo giovedì e per alcuni mesi sarà possibili viistre il sito archeologico in un nuovo allestimento museale che rispecchi amaggiormente la funzione originaria del luogo sacro a Giove, Giunone e Minerva.
Il nuovo percorso museale è stato ideato da Francesca Morandini, curatore per l’ archeologia dei Civici Musei, insieme con l’architetto Paola Faroni, responsabile per l’edilizia monumentale del Comune di Brescia, e con Filli Rossi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia.
I visitatori verranno accolti ed accompagnati in un suggestivo viaggio alla scoperta delle funzioni antiche del tempio.
L’impegno economico per il restauro dell’area è stato consistente: circa 2 milioni dieuro, di cui 850mila per i restauri che hanno preceduto la musealizzazione  e un milione per il nuovo percorso multimediale. Più di 20 le imprese impegnate nei cantieri, 1600 le ore di lavoro spese per completare l’opera di riqualificazione.
La sistemazione dello scavo ancora aperto nell’area antistante la scalinata del tempio costituira, come ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune Mario Labolani, la secondo tappa del percorso, per poi proseguire con il santuario repubblicano (I sec.a.C.).
Gli orari di ingresso sono: dalle 10 alle 17 (dal martedì a domenica, fino al 15 marzo) e dalle 10 alle 18 (dal 16 marzo al 30 giugno), la visita dura circa 50 minuti ed è a gruppi, il biglietto d’ingresso costa 5 euro (intero) e 4 (ridotto), gratuito con il biglietto del Museo di Santa Giulia (intero 10 euro, ridotto 7,5).
Al Museo Santa Giulia invece, da venerdì al 30 giugno viene allestita l’esposizione “Novecento mai visto”, suddivisio in due tronconi, uno dedicato all’arte “From Albers to Warhol to (now)”, con una selezione, appunto, di opere della Daimler Art Collection, e la seconda intitolata “Da De Chirico a Cattelan e oltre” che propone opere del Novecento italiano di proprietà dei Civici Musei e di collezioni private bresciane. La mostra, curata da Renate Wiehagen, resenta alcuni capolavori del Modernismo Classico, del Costruttivismo e dell’Arte Concreta della  Zero avantgarde europea, dell’Arte Concettuale e del Ready-made e della New Media Art.

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