Grillo e il balletto del governo tecnico

Il leader del Movimento 5 Stelle non ha cambiato idea: nessun appoggio a Bersani & C. Il capogruppo al Senato Crimi: "Prima vediamo le carte, poi decidiamo".

(red.) Il Movimento 5 Stelle non ha cambiato idea: non darà la fiducia a un governo espressione dei partiti, Pierluigi Bersani se ne faccia una ragione. La creatura di Beppe Grillo, invece, è pronta ad “andare a vedere” le carte di un esecutivo guidato da un tecnico che Giorgio Napolitano vorrà incaricare. Fresco di elezione a capogruppo del Senato, è “il bresciano” Vito Crimi a spiegare il concetto, prima in diretta streaming davanti all’assemblea dei parlamentari riunita con il comico genovese e Gianroberto Casaleggio all’Hotel Universo di Roma, poi in una conferenza stampa con la sua omologa alla Camera Roberta Lombardi. Entrambi eletti per un incarico che – stabilisce il codice grillino – dura solo tre mesi.
“Vediamolo prima vediamolo”, sono le parole di Crimi, 41 anni, sposato e un figlio, originario di Palermo, assistente giudiziario alla corte d’appello di Brescia, “non sta a noi individuare il governo. Qualunque scelta che sarà fatta da Napolitano la valuteremo perché qualunque governo deve dire con quale programma proporsi e noi lo valuteremo”.
Questo solo lunedì, ma già martedì il comico genovese ha invece fatto marcia indietro. “Il M5S non darà la fiducia a un governo tecnico, né lo ha mai detto. Non esistono governi tecnici in natura, ma solo governi politici sostenuti da maggioranze parlamentari”. Lo ha sottolineato lo stesso  Grillo in una dichiarazione riportata sul suo blog. “Il governo Monti -prosegue il leader di 5 Stelle- è stato il governo più politico del dopoguerra, nessuno prima aveva mai messo in discussione l’articolo 18 a difesa dei lavoratori. Il presidente del Consiglio tecnico è un’enorme foglia di fico per non fare apparire le vere responsabilità di governo da parte di Pdl e pdmenoelle”.
Dopo la dichiarazione di Grillo, sempre sul suo blog, compare la precisazione del capogruppo al Senato, Vito Crimi. “Non ho mai parlato di appoggio a governo tecnico, l’unica soluzione che proponiamo è un governo del Movimento 5 stelle che attui subito e senza indugio i primi 20 punti del programma e a seguire tutto il resto. Il nostro programma è chiaro ed è stato annunciato in tutte le piazze e in streaming. Le nostre parole di ieri in conferenza stampa sono state chiare e non lasciano dubbi. Abituatevi a chi dice sì per dire sì, no per dire no, senza interpretazioni”. «”Ci aspettano alcuni giorni di lavoro e preparazione per questo tutti noi parlamentari abbiamo bisogno che ci lasciate lavorare. Garantiamo la coerenza, terremo la barra dritta: la nostra è una rivoluzione culturale pacifica e democratica e non la fermeremo, il nostro unico senso di responsabilità è verso gli elettori che ci hanno dato mandato di attuare questa rivoluzione culturale che è già in atto malgrado -conclude Crimi- le resistenze di coloro che sono attaccati a poltrone e privilegi”.
Vito Crimi, capogruppo in pectore 5 Stelle al Senato, precisa martedì dalla sua pagina Facebook che “non ho mai parlato di appoggio a governo tecnico». «L’unica soluzione che proponiamo – corregge l’esponente grillino dopo la conferenza stampa di ieri – è un governo del Movimento 5 Stelle che attui subito e senza indugio i primi 20 punti del programma e a seguire tutto il resto”. «”Il nostro programma – ricorda – è chiaro ed è stato annunciato in tutte le piazze e in streaming». Ai giornalisti chiede due giorni di tregua. Ai militanti chiede “un attimo di pazienza”. Per tutti un invito non del tutto nuovo al campo della politica: “Lasciateci lavorare”. Vito Crimi si affida alla sua pagina Facebook, come la sua omologa alla Camera, Roberta Lombardi, per fare il punto della situazione dopo i due tumultuosi giorni di assemblee dei neoeletti del Movimento 5 Stelle. “In attesa di predisporre uno strumento per comunicare ufficialmente utilizzo questo”, spiega il designato capogruppo grillino al Senato riferendosi al social network.”Oggi e domani – avverte – non risponderò a nessun giornalista. Le nostre parole di ieri in conferenza stampa sono state chiare e non lasciano dubbi. Prego tutti – sottolinea – di rispettare la mia volontà ed evitate di chiedermi interviste o presenze radiotelevisive”.
“Da ieri ad oggi non è cambiato nulla”, assicura Crimi che rivolge ai media questo invito: «Abituatevi anche a chi dice sì per dire sì, no per dire no, senza interpretazioni».«Ci aspettano alcuni giorni di lavoro e preparazione per questo tutti noi parlamentari abbiamo bisogno – incalza – che ci lasciate lavorare». Un po’ di tregua anche da parte dei sostenitori.
“Chiedo a tutti gli attivisti, simpatizzanti ed elettori – dice infatti Crimi – di avere un attimo di pazienza, state scrivendo ad un ritmo pauroso e non è facile in questo momento rispondere a tutti. Anche a voi chiediamo solo di pazientare, daremo risposta ad ogni domanda”.
“Vi garantisco la coerenza, terremo la barra dritta: la nostra è una rivoluzione culturale pacifica e democratica e non la fermeremo, il nostro unico senso di responsabilità – puntualizza – è verso gli elettori che ci hanno dato mandato di attuare questa rivoluzione culturale che comunque è già in atto malgrado le resistenze di coloro che sono attaccati a poltrone e privilegi”.

 

 

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