Di Pralboino marocchino ucciso da monossido

Il 23enne era stato ritovato senza vita in un cascinale abbandonato sulla via Mantova a Cremona. A riconoscere la salma del giovane il padre, giunto dal Marocco.

(red.) E’ stato identificato il giovane marocchino trovato morto sabato 23 febbraio in una cascina diroccata sulla via Mantova a Cremona, ucciso da esalazioni di monossido di carbonio sprigionatesi da un braciere acceso.
Si chiamava Ahmed El Haoua, aveva 28 anni ed era residente a Pralboino, nel Bresciano, ma, da tempo, risultava essere senza fissa dimora. A riconoscere il corpo all’obitorio è stato il padre Mohamed, giunto dal Marocco.
Il giovane nordafricano, da qualche tempo, aveva eletto a domicilio di fortuna una cascina diroccata posta sulla via Mantova, appena prima dello svincolo per il centro commerciale Cremona Due.
Un rifugio in cui l’unico modo per scaldarsi era rappresentato da un piccolo braciere. E proprio questo sistema di riscaldamento gli è costato la vita.
A trovarlo, oramai esanime, un connazionale che di tanto in tanto si recava dal 23enne per portargli cibo e qualche genere di conforto. Non vedendolo da alcuni giorni, si è recato nel cascinale diroccato facendo la macbra ascoperta.

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