Onorevoli bresciani, De Toni tra i “paperoni”

Pubblicate da Camera e Senato le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari. 518.467 euro per il senatore dell'Idv , "solo" 119.740 euro per Pierangelo Ferrari (Pd).

(red.) Silvio Berlusconi ‘Paperone’ dei parlamentari anche nel 2011, anche se un po’ meno ricco. Secondo le dichiarazioni dei redditi del 2012 l’allora presidente del consiglio ha dichiarato un reddito imponibile pari a 35.439.981 euro, in calo di quasi 13 milioni rispetto all’anno precedente. Le tasse pagate ammontano a 15,3 milioni.
Dopo il Cavaliere si piazza il presidente del Consiglio uscente Mario Monti che da quando è premier è diventato più povero e ha dichiarato quasi un trentesimo del reddito di Berlusconi: 1.092.068 euro. Rispetto all’anno prima sulla gestione patrimoniale presso la Deutche bank figurano 401.600 euro in meno: l’anno precedente, da neo senatore a vita, Monti aveva dichiarato infatti 1.515.744 euro. A guidare la pattuglia dei componenti del governo con dichiarazione dei redditi milionaria è però il ministro della Giustizia Paola Severino con un imponibile di 10.205.197 euro (ma ha anche pagato 4.381.405 euro di tasse).
Tra i leader di partito Angelino Alfano si conferma al primo posto, mentre Pier Ferdinando Casini è il più povero. Lo scorso anno il segretario del Pdl ha infatti dichiarato un reddito imponibile pari a 189.428 euro, al secondo posto Antonio Di Pietro con 174.864 euro, mentre al terzo posto si classifica il numero uno della Lega, Umberto Bossi con 161.542 euro. Seguono nella graduatoria il leader del Pd, Pier Luigi Bersani con 137.973 euro, Italo Bocchino (Fli) e chiude la classifica Pier Ferdinando Casini con 116.074 euro.
Tra gli altri volti noti, il Presidente della Camera Renato Schifani batte quello del Senato Gianfranco Fini 222.547 euro a 157.546.
Per quanto riguarda invece i capigruppo della Camera, è il presidente dei deputati del gruppo Misto, Siegfried Brugger, il più ricco a Montecitorio. All’ultimo posto della classifica c’è invece Antonio Borghesi. Secondo le dichiarazioni dei redditi 2012 l’espondente della Svp ha dichiarato per l’anno precedente un reddito imponibile di 239.894 euro, mentre il capogruppo dell’Idv si è fermato a 106.193 euro. A seguire il primo classificato c’è Dario Franceschini (Pd) con 187.462 euro, poi c’è Silvano Moffa (capogruppo di Popolo e territorio) con 165.870, e Fabrizio Cicchitto (Pdl) con 156.654 euro, seguito da Giampaolo Dozzo (Lega) con 141.081 euro e da Gianluca Galletti (Udc) con 123.977 euro. Agli ultimi posti si posizionano Ginaluca Galletti (Udc) con 123.977 euro e Benedetto Della Vedova con 123.958 euro.
Passando al Senato, sono Alfredo Messina (Pdl) e Giacinto Boldrini (Misto – Partito pensionati), rispettivamente, il senatore più ricco e più povero dell’ultima legislatura. Il primo, nell’ultima dichiarazione utile, vanta un imponibile di 1.145.068 euro, il secondo di 35.821 euro (e anche un Fiat Doblò e una Lancia Thesis usate). In mezzo a loro, qualche altro milionario, titolari di azioni o obbligazioni, collezionisti d’auto e appassionati di moto secondo i dati dell’ultima anagrafe patrimoniale di palazzo Madama.
Tra i più facoltosi c’è Salvatore Sciascia (Pdl) con un imponibile di 1.014.294. Non se la passa male il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi (695.801 euro), oppure Giulio Andreotti con i suoi 444.397 euro. Per restare ai senato a vita, Emilio Colombo si ferma a 171.050 euro. Nemmeno Gianrico Carofiglio si può lamentare: lo scrittore, magistrato e senatore del Pd dichiara 829.010 euro e una casa da 30mq con ‘cortiletto’ acquistata ultimamente a Roma.
E gli onorevoli bresciani? Al Senato, in testa alla classifica, c’è Gianpiero De Toni dell’Idv con 518.467 euro, Sandro Mazzatorta, sindaco leghista di Chiari, è sotto i 150mila euro, così come il neo parlamentare Guido Galperti del Pd ed il senatore pidiellino Riccardo Conti.
Alla Camera Paolo Corsini tocca quota 168.982 euro, davanti all’onorevole leghista e parlamentare di lunga data, Davide Caparini, con 168.461 euro dichiarati. L’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha dichiarato 166.679 euro, mentre il sindaco di Brescia Adriano Paroli 134.683, davanti al presidente della Provincia di Brescia Daniele Molgora, a quota 125.635 euro. Il numero due in Broletto, Giuseppe Romele (Pdl) ha dichiarato invece 124.021 euro.
Nell’elenco di chi ha reso pubbliche le dichiarazioni relative al 2012 anche Silvana Mura dell’IdV con 167.946 euro, Maria Ida Germontani,(Futuro e libertà per l’Italia) con 126.594 euro.
Nell’elenco dei “meno facoltosi” ci sono invece Raffaele Volpi della Lega Nord (appena riconfermato alla Camera) con 124.032 euro, Viviana Beccalossi di Fratelli d’Italia con 123.453 euro (tra gli esclusi nell’ultima tornata elettorale) e detto Pierangelo Ferrari (Pd) con 119.740 euro.

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