Green Hill, Cassazione: “Sì al sequestro cani”

La Suprema Corte ha annullato con rinvio l'ordinanza con cui il tribunale del riesame di Brescia aveva detto no al sequestro probatorio dei beagle. Esultano gli animalisti.

(red.) Sì al sequestro preventivo dei quasi 2.700 cani beagle dell’allevamento Green Hill di Montichiari.
E’ la posizione espressa dal sostituto pg di Cassazione, Sante Spinaci, durante l’udienza a porte chiuse davanti alla terza sezione penale della Suprema Corte. Il pg ha chiesto l’accoglimento del ricorso della procura di Brescia contro l’ordinanza con cui il riesame della città lombarda, il 23 ottobre scorso, aveva annullato il sequestro preventivo disposto dal gip il primo ottobre.
La decisione dei supremi giudici dovrebbe arrivare entro venerdì: in ogni caso i cani resteranno affidati alle famiglie con cui vivono dopo essere stati tolti all’allevamento. Ieri, infatti, il gip di Brescia ha confermato il sequestro probatorio dei beagle. Se la Cassazione accoglierà però il ricorso della Procura bresciana, come richiesto dal pg Spinaci, secondo il quale sussiste il ‘fumus’ del reato (maltrattamento e uccisione di animali), pronunciandosi a favore del sequestro preventivo dei cani, la tesi accusatoria ne uscirà rafforzata. Durante l’udienza a porte chiuse, in piazza Cavour erano presenti manifestanti di Legambiente, Lav e Enpa: qualcuno, al guinzaglio, teneva anche cagnolini sequestrati a Green Hill.

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