Mandelli e Labolani (FdI): “L’ultimo atto della campagna lo dedichiamo ai Marò”

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(red.) “Da un anno l’India tiene in ostaggio i nostri Marò in sfregio ad ogni norma di diritto internazionale e alcuni suoi rappresentanti si permettono perfino di fare ironia su vicende della politica italiana”.
Queste le parole di Fabio Mandelli, candidato bresciano alla Regione Lombardia per Fratelli d’Italia. “Tutto ciò dal pulpito di uno dei Paesi più corrotti al mondo, come certificato dalla stessa Commissione Centrale per la Vigilanza del Governo indiano, e che secondo l’Onu conta più di 600 milioni di poveri, più della metà della sua popolazione totale”.  Per questo motivo l’ultima azione della campagna elettorale, che si è tenuta in piazza Loggia senza simboli di partito sabato 22 febbraio, Fabio Mandelli e Mario Labolani la dedicano ai due Marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che probabilmente torneranno in Italia con un permesso temporaneo per le votazioni.
“Tra i tanti temi toccati in questa intensa campagna elettorale”, ha spiegato Labolani, assessore del comune di Brescia candidato al Senato della Repubblica per Fratelli d’Italia, “nessuno ha parlato dei nostri militari, proprio per questo, anche per ringraziare le tante persone che ci hanno seguito in queste settimane e che condividono con noi questo sentimento di attaccamento ai nostri Marò, riteniamo sia giusto concludere rinnovando l’appello per la loro liberazione”.

“Solo la totale assenza di peso politico di Mario Monti e del suo Governo – ha concluso il candidato al Consiglio Regionale della Lombardia Fabio Mandelli – ha potuto consentire un tale sopruso. Per fortuna, fra qualche giorno l’Italia darà il benservito a questo inutile Esecutivo tecnico, che ha esposto la nostra Nazione alla derisione in ogni parte del mondo.”

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