Strage di San Polo, processo a maggio

Per Mario Albanese, accusato di aver ucciso la ex moglie, il suo compagno, la figliastra e il suo fidanzato, è stata chiesta la perizia psichiatrica.

(red.) Chiesta la perizia psichiatrica per Mario Albanese,  accusato della strage di San Polo, a Brescia, compiuta nella notte tra il 3 e il 4 marzo 2012.
L’uomo, 35 anni, deve rispondere dell‘imputazione di omicidio dell’ex moglie, Francesca Alleruzzo, dell’amico della donna Vito macadino, della figlia diciannovenne Chiara Matalone e del suo fidanzatino, Domenico Tortorici. Nella mattinata di lunedì 8 maggio, si è tenuta l’udienza interlocutoria al Tribunale di Brescia.
L’incarico è stato affidato a Federico Durbano, psichiatra del Fatebenefratelli di Milano. Il giudice Enrico Ceravone ha assegnato al perito il compito di capire se Albanese al momento della strage fosse capace di intendere e di volere o non, piuttosto, la sua capacità fosse fortemente scemata. Accolta anche la costituzione di numerose parti civili in nome dei familiari delle vittime, mentre è stata respinta la richiesta dell’associazione Fondazione movimento dei bambino. L’esito della perizia sarà relazionato.

Il processo, con rito abbreviato, è stato così aggiornato all’8 maggio. In questi due mesi, il medico dovrà definire, su richiesta del giudice, se Albanese si debba ritenere socialmente pericoloso.

 

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