Paroli: “Nessuno avrebbe potuto far meglio di me”

Il sindaco di Brescia saluta il 2012 e guarda alla sua esperienza da primo cittadino: "Sono tranquillo, ho ottenuto il massimo grazie ad alcune scelte strategiche".

(v.p.) “Ho fatto bene il sindaco e ho sempre fatto il mio dovere. Credo che nessuno, al mio posto, avrebbe potuto fare di più”. Il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, nonostante una cura antibiotica in corso, ha voluto incontrare la stampa locale per i saluti di fine anno. Con l’inizio del 2013 si avvicina la fine del mandato della sua giunta, e il primo cittadino ha voluto ricordare anche alcuni passaggi fondamentali del suo governo.
AMMINISTRAZIONE PROMOSSA A PIENI VOTI. “Ci troviamo in un periodo particolarmente drammatico e anche le disponibilità della Loggia sono molto cambiate dal 2008 ad oggi. Nonostante tutto Brescia è la città con i migliori servizi sociali e con i migliori servizi scolastici di Italia. Sono voci di bilancio che ci sono costate, rispettivamente, 44 milioni di euro e 38 milioni. Quelli che parlano di ridiscutere le priorità evidentemente non hanno idea di come sia composto un bilancio”.
Secondo il sindaco ci sono stati una serie di passaggi fondamentali nella sua amministrazione, che hanno consentito al comune di rispettare sempre il patto di stabilità e di mantenersi comune virtuoso: “Nonostante questo”, ha aggiunto, “l’opposizione ha sempre contestato i provvedimenti che hanno salvato questa città”.
LE MOSSE VINCENTI DI SINDACO E ASSESSORI. Secondo l’ex-deputato del Pdl i meriti della maggioranza di centrodestra sono molti; ma tra i principali ci sono il decreto salva Brescia, per escludere dal patto di stabilità il super dividendo per la fusione di Asm e Aem, il passaggio dei dividendi dalla competenza alla cassa, chiudere la vicenda riserve della metropolitana, realizzare il Pgt e aver ottenuto il premio di comune virtuoso, che ha garantito alla città entrate extra.
I TEMI DEL FUTURO SONO SEMPRE GLI STESSI. “Nel 2013 i temi caldi della città continueranno a essere la metropolitana e A2A. Noi abbiamo cercato di trasformare il metrobus da problema a opportunità. Restano ancora 200milioni di euro di debiti da smaltire nel tempo, ma abbiamo chiuso la questione riserve quando la cifra avava raggiunto i 600 milioni di euro. Noi abbiamo versato 33 milioni più 66 milioni di varianti del progetto iniziale. Senza questo accordo non saremmo riusciti a finanziare l’opera e non saremmo riusciti a portare i lavori a compimento”.
Sulla multiutility lombarda Paroli si è detto fiducioso del lavoro che i consiglieri nominati stanno facendo: “Tarantini sta lavorando bene per rilanciare un’azienda importantissima che deve garantire utili alla nostra città. Resta il rammarico per una fusione sbagliata nei modi e nei tempi. Basti pensare che il dividendo che ci hanno versato è stato di 11 milioni, quando la controllata Aprica aveva un dividendo di 50 milioni. Con la vecchia Asm avremmo avuto maggiore disponibilità e tranquillità, ma ormai non si può più tornare indietro”.
LAVORO E TEMATICHE SOCIALI AL CENTRO. Il sindaco non ha voluto trascurare nemmeno la questione lavoro. “C’è crisi e dobbiamo sforzarci di mantenere posti di lavoro. In quest’ottica sono contento che la Loggia abbia acquistato Omb, che ha tutelato 100 lavoratori e interni e almeno altrettanti dell’indotto. Siamo contenti anche che la nostra Centrale del Latte stia lavorando bene e, senza prendere per il collo i produttori di latte, nel 2012 distribuirà un dividendo di oltre due milioni di euro”.
C’è poi la questione Ori Martin che è stata affrontata con una linea di indirizzo netta. “L’azienda è in crescita, e ci ha posto un quesito: restare a Brescia oppure no. Io credo che l’acciaieria debba rimanere. E’ stata richiesta una bretella di collegamento con la tangenziale per tagliare il traffico pesante e sembra che sia possibile, ma avviso comitati e comitatini che la città ha bisogno di lavoro e che la città vuole la Ori Martin, per noi è un bene prezioso ta tutelare”.
Il tema sociale secondo Paroli deve essere affrontato in maniera nuova: “Serve maggiore sussidiarietà. Fino ad oggi il sistema ha funzionato così: il comune fa; dove non arriva ci pensano i privati. Noi, invece, dobbiamo invertire il procedimento, cioè lasciar fare ai privati, e intervenire dove loro non arrivano. Proprio per questo è da tempo che stiamo lavorando a un tavolo di rivisitazione del sistema con alcuni soggetti del settore”.
IL LIBRO DEI SOGNI HA TANTE PAGINE. In conclusione Adriano Paroli si è detto molto soddisfatto del suo lavoro da sindaco: “Non c’è stato un buon governo ma un ottimo governo. Sono sereno perché sono certo di aver ottenuto il massimo, e sono sicuro che nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che ho fatto io. Nel libro dei sogni ci sono ancora tanti progetti, il parcheggio sotto il Castello, la sede unica del comune, lo stadio nuovo, l’abbattimento delle torri di San Polo, e molti altri progetti che in città si discutono da più di 20 anni. Noi non abbiamo trascurato nulla”. E sul centro storico pedonale? “I verdi sono stati al governo per 25 anni e non hanno saputo fare quello che abbiam fatto noi in un solo mandato”.

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