Brescia, la mappa delle crisi aziendali

Le ore di cassa fino a novembre 2012 sono state 42.585.225. Il report del Dipartimento politiche contrattuali della Cgil regionale mette in luce una situazione allarmante.

(red.) Oltre 222 milioni le ore di cassa in Lombardia compreso il mese di novembre 2012. In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore”, siamo a 130.548 unità (il 4,14% della popolazione attiva della Lombardia. È quanto emerge in un dossier a cura del Dipartimento politiche contrattuali della Cgil regionale. Ecco la situazione territorio per territorio:
Brescia: compresa Valcamonica, circa 519.000 addetti tra dipendenti e autonomi (i dipendenti nel privato sono 391.441). Le ore di cassa fino a novembre 2012 sono state 42.585.225 (di cui Cigo 16.948.644, Cigs 17.213.522, Deroga 8.423.059 ). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 24.977 (6,38% della popolazione attiva).
Ocean di Verolanuova (metalmeccanica): 440 dipendenti. Circolavano da tempo brutte notizie, ora sono state confermate. “Si temono due anni di Cigs e poi tutti a casa”, riferisce il sindacato.
Cantine Soldo di Chiari (agroalimentare): 52 dipendenti. In Cigs per cessata attività da gennaio 2011. Da luglio 2012 in mobilità.
Spumador di Porzano Leno (agroalimentare): 37 dipendenti. Aperta la procedura di mobilità per cessazione attività dal 7 maggio per tutti i 37 dipendenti.
Medeghini Spa di Mazzano (agroalimentare): 112 dipendenti. In crisi dal 2010 ora in cassa in deroga fino a tutto il 2012.
Bre.Be.Mi. (autostrade): Dopo lo scandalo dei rifiuti tossici e la chiusura di 34 km di cantiere, circa 1000 lavoratori sono stati messi in cassa integrazione. La ripresa dei lavori dipenderà dagli sviluppi dell’inchiesta della magistratura.
Fin-Beton di Coccaglio (edile): 300 dipendenti. Per difficoltà finanziarie è stata depositata in tribunale la richiesta di ammissione al concordato preventivo.
Iveco (metalmeccanica): 2500 dipendenti. Per far fronte alla crisi, contratti di solidarietà per tutti con riduzione oraria del 46%.
Bai-Bresciana di Bagnolo Mella (metalmeccanica): 98 dipendenti. Dal 19 marzo in contratto di solidarietà per 12 mesi (con una riduzione d’orario che sfiorerà il 50%).
Invatec-Medtronic di Roncadelle (chimico farmaceutica): 600 dipendenti. L’azienda (una multinazionale americana leader nel settore biomedicale), ha annunciato un piano aziendale che mette a rischio circa 300 lavoratrici e lavoratori, molti dei quali a causa di spostamenti di linee produttive che verrebbero trasferite in Messico. I sindacati annunciano mobilitazioni e proteste.
Nk-Textile (tessile) di Ceto in Valcamonica: 109 dipendenti. L’azienda avrebbe fatto sapere che 48 lavoratori sono di troppo.
Agricar di San Zeno Naviglio (agroalimentare): 127 dipendenti. Firmato l’accordo per contratti di solidarietà fino a marzo 2014. Riduzione d’orario prevista fino al 35%.
Silmetdi Torbole Casaglia (metalmeccanica): 171 dipendenti. Raggiunto l’accordo per contratti di solidarietà per 2 anni fino a marzo 2014. Riduzione d’orario prevista fino al 60%.

 

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