Brescia, maiali morti in Largo Formentone

La protesta choc è di Nemesi Animale che, alle 14,30, posizionerà le carcasse per "mostrare il lato nascosto degli allevamenti e della produzione di carne".

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    (red.) E’ una protesta choc quella messa in scena a Brescia dall’associazione Nemesi Animale. Maiali morti dietro  in Largo Formentone.
    Sabato 17 novembre, dalle 14,30, nel cuore della Leonessa verranno posizionate carcasse di suini per “mostrare il lato nascosto degli allevamenti e della produzione di carne”, si legge nel comunicato. In piazza verrà proiettato anche  il video “Fabbriche di Carne”, frutto di un lavoro di indagine condotto da attivisti di Nemesi Animale tra il 2011 e il 2012 in decine di allevamenti italiani.
    “Si tratta di una protesta forte”, si legge nella nota di Nemesi Animale, “che vuole far rifl ettere sul destino di milioni di animali che ogni anno nascono negli allevamenti e muoiono nell’indifferenza. Moltissimi sono quelli che non ce la fanno e muoiono a pochi giorni di vita, vicino alle loro madri“ affermano da Nemesi Animale “Per gli allevatori questi cadaveri sono solo uno scarto, una perdita di profi tti. Per noi sono i corpi di individui che avrebbero dovuto godere di ben altra vita, fuori dalle gabbie e lontano dai ganci dei macelli. Cerchiamo in questo modo di far rifl ettere e di ridare loro una dignità.”
    “Abbiamo scelto di fare questa protesta a Brescia”, viene spiegato, “perché è la provincia bresciana a vantare il triste primato del maggior numero di maiali allevati in Italia (un milione e mezzo gli individui detenuti negli allevamenti nel 2010)”.
    “Abbiamo scelto Brescia”, continuano gli attivisti, “anche perché a Manerbio si minaccia la costruzione del più grande macello di maiali in Europa da parte della famiglia Pini, una struttura dall’aberrante capacità di uccidere e smembrare fi no a 12.000 esseri viventi al giorno”.
    “Negli allevamenti e nei macelli i maiali vengono trattati come numeri e macchine, negando la loro sofferenza e la loro identità di esseri viventi”, ribadiscono gli attivisti di Nemesi Animale. “In questo nostro lavoro di documentazione abbiamo incontrato individui spaventati, molti sofferenti e altri che ancora riescono a provare curiosità e che si avvicinavano speranzosi, riservandoci sguardi pieni di comprensione, di voglia di comunicare, pur avendo ogni giorno solo esperienze di soprusi e terrore.”
    “Vogliamo mostrare cosa accade negli allevamenti e quali sono le condizioni in cui versano gli animali. Sta a noi tutti, dopo aver visto e saputo, trarre le proprie conclusioni e scegliere di non contribuire alla loro sofferenza”, conclude la nota.
    Nemesi Animale riporta poi alcuni dati relativi al mercato suinicolo in Italia: “nel 2010 sono stati uccisi e macellati 13.760.401 maiali (Elaborazione Anas su dati Istat o Eurostat). Il Nord Italia rappresenta il maggior luogo di allevamento di maiali d’Italia, con oltre l’80% degli allevamenti concentrati tra Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. La sola Lombardia”, prosegue l’associazione, “con l’impressionante cifra di 4.964.566 maiali allevati e 3.530 allevamenti (dati 2010 Coldiretti), rappresenta il 52,5 % del comparto suinicolo nazionale. Basti pensare che le sole province di Brescia e Mantova contano ben 2,8 milioni di maiali nei loro allevamenti intensivi”.

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