Stazioni metro inaugurate tra le polemiche

A San Polo il Codisa: "Mancano passi e sovrappassi per passare da un lato all’altro della banchina". A Sanpolino Paroli riceve in regalo una lastra...d'amianto

(p.f.)  Inaugurate le prime due stazioni del metrobus, tra tanta curiosità e qualche polemica. La maratona del taglio dei nastri delle 17 stazioni della metropolitana di Brescia è partita da quelle di San Polo e Sanpolino.
“Siamo arrivati nel 2008 che non c’erano neanche i soldi per finire l’opera”, ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani, “ed ora siamo qui ad inaugurare le stazioni. E’ un grande successo”. Collocata nell’omonimo parco di San Polo, a poca distanza da residenze e Poliambulanza, la stazione di San Polo Parco copre circa 12mila mq, ed è caratterizzata da spazi aperti che confinano sui lati ovest, est e nord, interamente con aree agricole. Partendo da nord, è la quattordicesima stazione lungo il percorso. Per la sua collocazione, si caratterizza per essere la ‘stazione del parco’; il Pgt prevede inoltre nelle aree occupate dalla stazione e nelle aree agricole contermini, la destinazione a parco pubblico.
Rispetto a tutte le altre 16 stazioni, questa non è raggiungibile direttamente in auto, ma è circondata da percorsi ciclopedonali. Non è previsto, quindi, neanche un’intermobilità tra bus e metrobus. “Sono state realizzate opere tali”, ha spiegato l’assessore alla Mobilità Fabio Rolfi, “da connettere i nuovi percorsi a quelli esistenti, che attraversano sia le aree agricole che quelle verdi del parco”. La struttura è stata dotata di molte rastrelliere per la sosta delle biciclette. “Mancano però”, ha commentato Angelamaria Paparazzo, presidente del Codisa, “passi e sovrappassi per passare da un lato all’altro della banchina, per bambini e anziani, che saranno invece obbligati a fare le scale. I sottopassaggi erano previsti nel Pgt, ma non sono stati realizzati. Vero che si potranno realizzare in seguito: ma non era più economico farli sin da subito?”.
Secca la risposta di Labolani. “Queste persone devono smetterla di creare allarmismi e polemiche”. Altro giro, altra protesta. A Sanpolino, ad arricchire la cerimonia ufficiale, con autorità, studenti delle scuole elementari e coro degli Alpini, c’era anche il Comitato spontaneo contro le nocività, che ha cercato di regalare al sindaco Adriano Paroli una lastra di amianto ben infiocchettata, simbolo della lotta contro l’inquinamento e della vittoria dei comitati dopo il sequestro della Profacta. Il regalo è stato respinto al mittente, e la cerimonia è continuata secondo programma.
Tantissimi, comunque, i bresciani che hanno visitato la stazione sopraelevata di corso Bazoli, che si estende su 7.500 mq. La fermata, sedicesima da nord, dovrà convogliare l’utenza del quartiere, ed è infatti collocata sulla principale via di traffico della zona. Il progetto di suolo relativo alle opere complementari è stato finalizzato a stabilire una forte permeabilità pedonale verso la stazione e, al contempo, a contraddistinguersi nel contesto con un intervento fortemente caratterizzante per lo spazio pubblico. La stazione si può raggiungere anche in bicicletta, visto che è stata realizzata la parte centrale del percorso ciclabile che collegherà il parco di San Polo a via Serenessima.
“Ora dobbiamo far innamorare i bresciani della metropolitana”, ha commentato il sindaco Adriano Paroli, “un’opera che ha avuto costi importanti per le casse del comune, ma che dobbiamo utilizzare al massimo”. Prossimo appuntamento, sabato 27 ottobre, con l’inaugurazione e la visita alla fermata della Stazione.

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