Aviaria, 26.700 tacchini saranno abbattuti

Vassallo dell'Asl: "L'epidemia è stata scoperta subito ed è sotto controllo. Nessun rischio che i capi vengano macellati e messi sul mercato".

(red.) Il virus influenzale H5N2, meglio conosciuto come aviaria, si è diffuso nel territorio bresciano, ma il direttore sanitario dell’Asl Francesco Vassallo precisa che “la malattia è stata individuata in tempi molto rapidi dalla sua comparsa, e ciò ha permesso di avviare altrettanto rapidamente le azioni di contenimento della diffusione”.
La scoperta del virus nei due allevamenti di tacchini di Paderno Franciacorta (distanti tra loro circa 200 metri e appartenenti ad un unico proprietario) è avvenuta il 31 agosto, a pochissimi giorni dall’ultimo controllo dei veterinari dell’Asl di Brescia, eseguito il 23 agosto, che non ha rilevato alcuna criticità.
“Il virus”, ricorda il direttore sanitario, “è a bassa patogenicità e quindi non potenzialmente pericoloso per la salute pubblica. Tuttavia”, aggiunge, “è necessario abbattere tutti i capi a scopo preventivo. In questo modo si evita la diffusione della malattia e la nascita di nuovi focolai, e si azzera il rischio che il virus, mantenendosi nell’ambiente, possa mutare verso una forma ad alta patogenicità”.
Pertanto si sta già eseguendo l’abbattimento dei 26.700 tacchini dei due allevamenti. L’Asl ha disposto inoltre il monitoraggio degli allevamenti nel raggio di 3 chilometri dal focolaio; verranno poi controllati tutti i 75 allevamenti di tacchini, gli 88 allevamenti di galline ovaiole e i 30 di uova da cova. A scopo cautelativo sono stati chiusi mercati e fiere di pollame.
“Non c’è alcun rischio che tacchini affetti da virus H5N2 siano macellati e introdotti nel circuito commerciale, poiché negli allevamenti infetti i tacchini erano a metà del loro ciclo di vita, pertanto non pronti per la macellazione”, ha assicurato Vassallo.

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