Via Orzinuovi, accordo Sinti-comune

Le famiglie di nomadi presenti a Brescia lasceranno il campo e in cambio otterranno una soluzione abitativa a canone sociale entrando nella graduatorie dell'Aler.

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(red.) Martedì mattina i capifamiglia dei nuclei sinti presenti nel campo nomadi di via Orzinuovi, a Brescia, hanno firmato l’accordo proposto da comune e Prefettura per lo sgombero del campo stesso.
Tutte le famiglie, spiega una nota di Palazzo Loggia, si impegnano dunque ad accettare le soluzioni alternative d’alloggio che verranno proposte dall’amministrazione comunale. Man mano che si libereranno, saranno destinate a queste famiglie le casette di via Borgosatollo, presso il centro di emergenza abitativa, dove due nuclei si sposteranno già nei prossimi giorni. Le famiglie che si trovano in situazione di fragilità socio-sanitaria si sono impegnate a presentare richiesta di alloggi Aler e ad accettare le soluzioni che il comune di Brescia presenterà loro. Le altre famiglie sinti presenteranno istanza per l’assegnazione di alloggi Aler o comunali, nel rispetto delle graduatorie previste.
Il comune di Brescia inoltre troverà altre 10 unità abitative sul mercato privato a canone sociale, che verranno assegnate a rom o sinti a seconda della composizione del nucleo famigliare. I sinti potranno dunque sostare nel campo di via Orzinuovi solamente fino a quando verrà proposta una soluzione alternativa. Il nucleo che eventualmente contravverrà a questo accordo verrà tuttavia allontanato dal campo.
“Questa mattina tutte le famiglie sinti hanno accettato le condizioni proposte, firmando il documento, ” ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Brescia, Fabio Rolfi. “La questione relativa al campo nomadi di via Orzinuovi si può dunque definire risolta e si conclude come era giusto che fosse, con una soluzione ragionevole che tenga conto delle esigenze di tutti. Grazie a questo accordo ci saranno alternative abitative personalizzate e non verrà dunque riproposto uno spostamento in blocco con un semplice trasferimento del campo nomadi in altro luogo”.
Secondo Rolfi si tratta di una soluzione volta all’integrazione e all’inserimento nel contesto sociale “di coloro che vogliono vivere a Brescia nel totale rispetto delle regole e della legalità. Alcuni nuclei si stanno già allontanando dal campo, altri lo faranno in maniera volontaria non appena verrà trovata un’alternativa. Ringrazio la Prefettura per l’ottimo lavoro svolto e le organizzazioni sociali come la Cgil per la sensibilità dimostrata nell’opera di mediazione. Con questo passaggio si concretizza un importante obiettivo politico dell’amministrazione comunale: il superamento dei campi nomadi, con l’abbattimento di quelli abusivi e l’inserimento nella società dei soggetti che intendono integrarsi e vivere nella legalità con le proprie risorse”.

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