Manerbio: mega macello, il “sì” di Assosuini

Per l´Associazione Suinicultori Italiani l'impianto della Pini ridarebbe slancio ad un comparto messo in ginocchio dalla crisi e offrirebbe una chance di crescita.

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(red.) Gli animalisti, gli antispecisti e gli ambientalisti si sono schierati per il “no”, e così hanno fatto, seppur con motivazioni diverse, anche gli industriali della carne riuniti in Assica che hanno stilato un report con le contrarietà al progetto del maxi macello che la Hamburger Pini vorrebbe realizzare a Manerbio, nel Bresciano.
Ora invece, tra le voci di chi sostiene l’impianto che, nelle intenzioni produttive, dovrebbe macellare circa 2mila capi di bestiame l’anno, si affaccia Assosuini per la quale si tratta di un’occasione di rilancio per la categoria.
Per l´Associazione Suinicultori Italiani il mega macello della Pini ridarebbe slancio ad un comparto messo in ginocchio dalla crisi e potrebbe offrire una chance di crescita per il settore, che attualmente risente della “esternalizzazione” delle carni macellate, la maggior parte delle quali provenienti dall’estero.
A Manerbio, infatti, verrebbero trattati solo suini italiani, il 50% delle cui carni sarebbero poi esportate, con una ricaduta economica positiva anche sulla filiera alimentare del made in Italy.
A luglio è stata fissata un´assemblea pubblica con l’ imprenditore valtellinese per spiegare gli intenti e le finalità del progetto (che, è stato annunciato, dovrebbe creare 1000 posti di lavoro).

 

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