Otto milioni di euro per l’internazionalizzazione

A firmare l'impegno con il rettore Pecorelli c'era il ministro Profumo: “E’ la seconda volta che vengo a Brescia. Ho trovato un’università viva, ben integrata con la città", ha detto.

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(p.f.) Un nuovo passo verso l’internazionalizzazione per l’Università degli Studi di Brescia. Nel pomeriggio, nella sala Apollo del rettorato di piazza Mercato, la firma dell’accordo di programma tra Ateneo e ministero, che impegna quest’ultimo a versare 8 milioni di euro in 10 anni, 800 mila all’anno.
L’università dovrà utilizzare i fondi per favorire, appunto, l’internazionalizzazione. Dovranno essere avviati ad esempio corsi di laurea in lingua, per attirare studenti e visiting professor dall’estero. Dovranno essere riqualificate le strutture esistenti e creati nuovi spazi per accogliere docenti e studenti di tutto il mondo. Attraverso l’individuazione e raggiungimento di criteri oggettivi, poi, si promuoverà l’accreditamento di Brescia a livello internazionale.
A firmare gli impegni, il rettore Sergio Pecorelli, per l’università, e il ministro Francesco Profumo, a Brescia per i 30 anni dell’ateneo. “Col ministro”, ha spiegato Pecorelli, “abbiamo parlato del futuro dell’ateneo, del campus, dell’integrazione con la città. Ma nel nostro futuro c’è soprattutto l’internazionalizzazione”. “Internazionalizzazione”, ha aggiunto il prorettore Maurizio Memo, “che significa sì far arrivare da noi studenti dall’estero, ma anche avere una visione internazionale nella ricerca delle soluzioni”. Intanto, dal Ministro, arrivano i complimenti all’ateneo bresciano. “E’ la seconda volta che vengo a Brescia. Ho trovato un’università viva, ben integrata con la città. Anche nell’incontro col sindaco Adriano Paroli ho visto un grande interesse dell’amministrazione a creare le infrastrutture che servono agli studenti e alle necessità dell’università”.
Certo, il percorso per internazionalizzare è lungo, ma a fronte dell’accordo di programma ci sarà un miglioramento. “L’internazionalizzazione farà molto bene anche agli studenti, che potranno confrontarsi con colleghi che arrivano da culture diverse. Sono sempre stato fautore di questo processo, e mi pare che negli ultimi anni le università italiane abbiano migliorato molto la loro attrattività verso l’estero”. Dopo la firma, un rituale: la consegna al ministro di alcuni volumi, come omaggio da parte della Fondazione Cab. “Un rito”, ha sottolineato Pecorelli, “perché tutti i Ministri che sono passati da Brescia hanno ricevuto questo regalo”.
Un’ultima cerimonia, infine, ha strappato qualche lacrima di commozione. E’ stata inaugurata, infatti, la Galleria dei Rettori, una galleria, nell’atrio della Sala dell’Architettura, con i dipinti per ora di chi ha retto l’università, e che sarà completata in futuro con i prossimi rettori. A togliere il drappo che copriva i ritratti dell’ex rettore Augusto Preti e del primo presidente del Comitato Tecnico Amministrativo Attilio Gastaldi, lo stesso ministro Profumo. “Una galleria del genere”, ha concluso Pecorelli, “c’è in tutte le università: un regalo che facciamo a Brescia per i suoi 30 anni”.

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