Ecoparade, carri allegorici per l’ambiente

Sabato un corteo di colori e musica per discutere con la città e le istituzioni sulle criticità del nostro territorio. Si parte alle 15 da via Duca degli Abruzzi.

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(p.f.) Musica e colori per parlare dei problemi ambientali. Sabato 9 giugno, appuntamento con i carri dell’Ecoparade, manifestazione organizzata dalla Rab, Rete antinocività bresciana, per sensibilizzare la cittadinanza e chiedere alle autorità di fare di più in tema di problemi ambientali.
“Parleremo di acqua, aria, terra”, ha spiegato Alessandro Ficetola, “perché le criticità, purtroppo sono tante. Informeremo i cittadini e chiederemo alle istituzioni di sorvegliare la salute pubblica”. Temi pesanti, che saranno affrontati però con musica e colori. Ad aprire la sfilata, alle 15 da via Duca degli Abruzzi, a Brescia, sarà un carro da cui saranno inviati messaggi politici. Seguiranno altri quattro o cinque carri, invece, molto scenografici, da cui saranno lanciati messaggi ecologisti attraverso la musica. La parata arriverà fino al parco Tarello, anche se il percorso non è ancora stato definito perché “la Questura continua a porre problemi su qualunque percorso noi proponiamo”, ha lamentato Ficetola, “per cui ci stiamo ancora lavorando”.
E intanto si commenta la decisione della Loggia di partire con la bonifica della cava Piccinelli. “Vediamo finalmente qualche sprazzo di interesse. La notizia è ancora fresca, siamo contenti, ma pensiamo che sia solo un primo passo, piccolo e insufficiente visto lo stato di degrado che permane a Brescia”. Un’altra importante vittoria era arrivata anche avuto qualche settimana fa, quando, dopo lo sciopero a staffetta sotto la Loggia del Comitato contro le Nocività, il Consiglio Comunale aveva votato all’unanimità il documento relativo alla discarica di amianto di via Brocchi. “Una grande vittoria”, ha commentato Giovanna Giacobini, del Comitato, “visto che il Consiglio non parlava della discarica dal 2008: hanno capito che le pressioni esercitate dal basso erano più che motivate”.
Ma la lotta continua, perché c’è ancora tanto da fare per cambiare le fondamenta della società e dell’economia. “Questa non è solo una crisi economica”, ha concluso Andrea Marini, “ma una crisi ecologica, la crisi dell’economia dello sfruttamento”. In attesa dell’Ecoparade, venerdì 8 giugno alle 20.30 la Rab e il Comitato Spontaneo No Centrale Biomasse a Rodengo Saiano invitano alla proiezione di “Sporchi da morire”, film documentari sugli inceneritori. Nell’auditorium San Salvatore di Rodengo interverranno il regista Marco Carlucci e Massimo Cerani, esperto ambientale.

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