Lettere al direttore

Ungari: “Primarie irrinunciabili per il Partito Democratico”

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Egregio Direttore,
dopo la “grande novità” annunciata da Berlusconi ed Alfano per un’ampia riforma costituzionale, di fatto impossibile da attuarsi nei pochi mesi che ci separano dalla scadenza naturale della legislatura, il rischio di dover andare a votare con il “porcellum” è quanto mai reale. Ciò è per me al contempo motivo di indignazione e di sconforto; ma, forse, “la porcata” (per utilizzare l’espressione di uno degli ispiratori della stessa legge 270/2005) potrà essere attenuata con un porcellino nel quale infilare un po’ di preferenze…
Se poi i partiti non riuscissero a fare nemmeno questo è evidente che l’astensione salirebbe alle stelle, le “Cinque stelle” moltiplicherebbero i loro consensi, la disaffezione alla politica dilagherebbe e la democrazia ne subirebbe gravi conseguenze.
Personalmente, però, ho ancora speranze nella capacità di un colpo d’ala da parte del partito che rappresento nel Consiglio Comunale di Brescia.
Credo sia giusto riconoscere anzitutto che il Partito Democratico ha dato in questi anni un apporto importante alla vita democratica del nostro Paese, così come a quella della città. Lo ha fatto opponendosi a Berlusconi in maniera ferma ma non sguaiata, forte senza essere muscolare, rigorosa senza trascendere agli insulti che pur provenivano di continuo. Bersani nel giudizio su Berlusconi ha sempre svolto un ragionamento politico astenendosi, signorilmente, dal mettere alla berlina il re ormai nudo.
Ma il PD non è stato solo oppositivo, ha saputo proporre. Pur con le sue incertezze, con i limiti e con alcune contraddizioni, non si è preoccupato tanto di demolire quanto di progettare e, laddove possibile, anche costruire. La democrazia innanzitutto. Ricordo almeno tre situazioni: – le primarie interne, ma anche quelle più ampie, per la scelta dei sindaci: un esempio di fedeltà alla democrazia che spero possa essere contagioso; – la certificazione dei suoi bilanci operata da un’agenzia esterna. Esempio unico tra tutti i partiti italiani e, certamente, indice di serietà e trasparenza; – il sostegno responsabile al governo Monti. Il Partito Democratico avrebbe potuto evitarlo spingendo per immediate elezioni anticipate e, assai probabilmente, vincerle. Ma, come detto da Bersani, vincere sulle macerie del Paese sarebbe stato ben triste e il bene di parte avrebbe prevalso su quello comune.
Il PD per valorizzare questo patrimonio di democrazia, di rigore amministrativo, di senso della responsabilità deve continuare a comportarsi coerentemente anche in vista delle prossime elezioni politiche ed amministrative che ci attendono a meno di un anno. Ormai mi pare sia davvero per tutti insopportabile il pensiero che i parlamentari vengano scelti dai segretari o da ristretti organismi di partito, peggio se a loro volta condizionati da capi corrente, lobbies o convenienze.
Le primarie per scegliere Deputati e Senatori devono essere ormai un imperativo! Primarie autentiche e rigorose: chi si presenterà accetterà di porsi sotto l’occhio vigile degli iscritti e di coloro che si dichiareranno per iscritto votanti del PD. Non ci sarà a quel punto bisogno di rottamare a priori qualcuno né di stabilire forzosamente quote variamente colorate. Se il certificato penale immacolato deve essere un prerequisito irrinunciabile, lasciamo invece che siano i votanti alle primarie a decidere l’età e il sesso dei candidati o a valutare se il numero delle legislature già vissute sia troppo elevato.
Le primarie saranno un impegno ed un lavoro grandi ma altrettanto significativo sarà lo sforzo per contribuire a restituire credibilità ai Partiti e passione per la politica

Giuseppe Ungari Consigliere Comunale PD

 

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