Staminali: “Rispettate tutte le normative”

Gli Spedali Civili: "Il ricorso alle tecnologie ed all’esperienza specifica maturata dal Laboratorio è in linea con le conoscenze del mondo scientifico internazionale".

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(red.) In relazione alle notizie diffuse dalle agenzie di stampa, secondo cui sarebbero disposte indagini per verificare la correttezza delle modalità con le quali sono state eseguite terapie che prevedono l’utilizzo di cellule staminali senza adeguati controlli, è intervenuta, con una nota, l’azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia che evidenzia come, nel corso del 2011, “ha avviato un programma di terapia che prevede la somministrazione di cellule staminali in casi selezionati (in base alla mancata efficacia delle terapie tradizionali) e ciò secondo quanto previsto  da un decreto del Ministro della Salute del 2006”.
“L’attività”, prosegue il comunicato, “è stata avviata dopo l’espletamento di una compiuta istruttoria e previa informazione delle competenti autorità, che in alcuni casi ne hanno sollecitato la prosecuzione. A seguito di  un’ispezione compiuta dai Nas dei carabinieri di Torino in esecuzione di una delega di indagine della Procura della Repubblica di quella città, alla quale hanno partecipato anche funzionari dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), è stata inibita a questa Azienda Ospedaliera, con provvedimento del Direttore Generale dell’AIFA, la prosecuzione della terapia e di tale provvedimento sono stati già informati i pazienti”.
“Corre l’obbligo di precisare”, si legge ancora nella nota, “che le attività svolte presso la struttura ospedaliera sono state eseguite nel rispetto delle previsioni normative e mediante il ricorso alle tecnologie ed all’esperienza specifica maturata dal Laboratorio, in linea con le conoscenze del mondo scientifico internazionale”.
“I risultati delle terapie per i quali sono ancora in corso le opportune valutazioni cliniche,  hanno  consentito di escludere qualsiasi effetto collaterale e nell’unico caso temporalmente apprezzabile (verifica al quarto mese di terapia) è stato registrato un soggettivo miglioramento della patologia”.
“L’Azienda Ospedaliera”, concldue la nota, “è a disposizione delle autorità per fornire tutti i necessari chiarimenti e ha già interessato i propri legali per le opportune valutazioni e le eventuali iniziative”.

 

 

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