A2A, la mozione unitaria approda in Consiglio

Lunedì si riunisce l'assemblea comunale per discutere degli indirizzi da confermare all'azienda. E l'unità di intenti fra maggioranza e opposizione potrebbe già svanire.

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(red.) Lunedì nel consiglio comunale di Brescia si parlerà anche, e soprattutto, di A2A. Dell’assessore al Bilancio uscente chiamato dal sindaco Adriano Paroli alla vice presidenza del consiglio di Sorveglianza, ma anche della mozione unitaria di maggioranza e opposizione per tracciare gli indirizzi strategici a cui, secondo i politici bresciani, dovrà attenersi l’azienda.
Già, mozione unitaria. Così gli stessi capogruppo l’hanno definita, ma da subito sono iniziati i distinguo. A partire dalla Lega Nord che con Nicola Gallizioli  e Alessandro Bizzaro ha voluto rivendicare la scelta di scindere l’azienda in due società, “una votata all’energia e l’altra all’ambiente”. La seconda con sede a Brescia, per poi giungere all’aggregazione con Linea Group. E per quanto riguarda i dividendi: “L’azienda deve distribuire utili omogenei nel tempo. Secondo noi deve essere in grado di garantire dividendi adeguati e indicarli sull’arco di tre anni per facilitare i Comuni azionisti”.
Una linea di lavoro chiara che,secondo il Carroccio, deve sancire la supremazia della politica sulla finanza. Se ora si sente l’esigenza di metterla nero su bianco significa che finora non è stato così. ” Forse un po’ di insoddisfazione su chi è stato nominato tre anni fa c’è stata”, ha ammesso il capogruppo Pdl Achille Farina. E Bonetti, Udc, ha tenuto a precisare che: “la mozione trasuda in certe parti di eccessiva brescianità, quasi come se fosse una rivendicazione da far valere. È il frutto del lavoro di Pdl, Lega, Udc e Pd. Ma gli altri cosa faranno? Se non la condivideranno non sarà più unitaria e noi potremmo tornare al nostro testo”. Lunedì in consiglio la discussione.

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