Quinzano, scovato il quarto uomo della rapina

Dopo un anno di indagini, i carabinieri hanno incastrato il quarto bandito che assaltò la Cassa rurale, viveva a Torino. Quel giorno morirono due complici.

Più informazioni su

(red.) Anche il quarto uomo, che poco più di un anno fa partecipò alla rapina in banca finita nel sangue a Quinzano (Brescia), è stato rintracciato dalle forze dell’ordine. E incastrato dalla prova del Dna. L’uomo, Mario Saltarelli di 58 anni residente a Torino, è stato messo di fronte alle proprie responsabilità dagli uomini del Nucleo operativo della Compagnia di Verolanuova, coordinati dal maresciallo Emilio Sanacore.
Dopo un lungo lavoro di indagine, durato esattamente dodici mesi, gli uomini dell’Arma sono riusciti a comparare il Dna del Saltarelli con quello ritrovato su una delle maschere utilizzate per il colpo, su un giubbino e su dei guanti in lattice, su un paio di occhiali da sole, su un pacchetto di monete rubate nella filiale della Cassa rurale e artigiana di Borgo San Giacomo di Quinzano e su una bicicletta rubata da un cortile poco lontano e inizialmente utilizzata per la fuga. Insomma, le tracce del sospettato erano ovunque, per questo la sua iniziale difesa – l’uomo ha detto ai militari di aver indossato la maschera anni fa – non ha retto.
Saltarelli, che durante la sparatoria si era rifugiato nel negozio di un calzolaio vicino per sfuggire ai colpi d’arma da fuoco, risulterebbe essere il quarto uomo coinvolto nella rapina che costò la vita a due malviventi, Otello Astolfi di 62 anni e Ivan Alpignano di 36, uccisi dalla pistola della guardia giurata che si trovava fuori dalla banca Mauro Pelella, giudicata ora con rito abbreviato. Il terzo bandito, Dario Delle Grottaglie, pochi mesi fa è stato condannato a quattro anni e sei mesi di detenzione.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.