Aib, Five For Foundry diventa internazionale

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(red.) Five For Foundry si allarga e con l’ingresso di tre aziende europee diventa la prima rete d’imprese internazionale. Ad un anno dalla firma del primo contratto di rete industriale in provincia di Brescia, viene quindi compiuto un nuovo importante passo in direzione dell’internazionalizzazione, fattore chiave per superare la difficile fase economica attuale.
Five For Foundry riunisce ora 12 imprese, diverse delle quali bresciane, attive nel comparto della fonderia d’alluminio. Le nuove aziende europee che entrano a far parte della rete sono collocate su mercati strategici per il settore, quali la Francia (Ecofitec), la Polonia (Eco Instal) e la Repubblica Ceca (Temex).
La svolta internazionale di Five For Foundry è stata presentata alla stampa questa mattina in Associazione Industriale Bresciana, mentre questo pomeriggio a partire dalle 14.30 (sala Beretta AIB, via Cefalonia, 62 – Brescia) si terrà un incontro interamente dedicato agli aspetti tecnici e giuridici di questo contratto di rete.
“Sappiamo bene ormai quanto sia importante sostenere le nostre imprese che vogliono esportare, nei mercati vicini come la Germania, e pure in quelli lontani dell’estremo Oriente. Anche per questo si parla molto di fare squadra, di lavorare in sinergia: Five For Foundry è un esempio riuscito del lavoro di chi in Italia si è messo a fare rete sul serio”, ha sottolineato Piero Costa, direttore di Aib.
Il vicepresidente di Confindustria e presidente di RetImprese Aldo Bonomi ha posto invece l’accento sul positivo andamento dei contratti di rete a livello nazionale: “Fino ad oggi sono stati siglati 305 contratti, che coinvolgono 1.600 imprese”. Bonomi ha anche rimarcato l’attenzione che Governo e istituti di credito hanno riservato allo strumento del contratto di rete.
“Il fatturato delle imprese della rete è cresciuto nel 2011 del 34%, attestandosi a 56 milioni di euro, e per il 71% è costituito dalle esportazioni in 19 paesi. La rete ha inoltre consentito di creare 27 nuovi posti di lavoro e di risparmiare oltre il 3% sugli acquisti delle aziende” ha spiegato il presidente di Five For Foundry, Vittorio Ori, ricordando alcuni progetti per l’immediato futuro della rete, come l’apertura di uffici in paesi emergenti strategici per il comparto e l’ingresso di due imprese tedesche.

 

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