Cattolica, Anelli: “La nuova sede serve”

Il prorettore ha criticato lo stop della Loggia al progetto di ampliamento dell'Università a Mompiano. "Incomprensibile, una grande opportunità per Brescia".

(red.) La visita del ministro Corrado Passera all’Università Cattolica di Brescia in occasione del Dies Academicus ha consentito al prorettore Franco Anelli di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Dopo che la Loggia ha “congelato” il progetto di ampliamento della sede, prevista a Mompiano in via Bollani, che prevedeva il trasloco nella zona nord della città (in una parte del Seminario “Maria Immacolata”).
L’esigenza di una sede più in linea con i nuovi e accresciuti numeri e con le esigenze di una didattica rinnovata (le matricole nel 1965 erano solo 450 matricole, oggi sono 4mila) si fa pressante.
Oltre a questo edificio, l’Università aveva infatti in programma un’ altra ipotesi di sede dal costo di 40 milioni di euro e su un’area di 20.500 mq (9mila coperti e 11mila tra spazi aperti e verde) nella quale verrebbero ospitate le facoltà di Matematica e fisica, Psicologia, lo Stars e l’Alta scuola di formazione per l’ambiente.
In via Trieste invece resterebbero l’Arici, le segreterie, la biblioteca, Lettere e filosofia, Lingue, Scienze della formazione, Sociologia e i dipartimenti storici. Ma il progetto è stato stralciato dal Piano di Governo del Territorio appena approvato dall’amministrazione e il prorettore Anelli è tornato a ribadire la necessità di nuovi spazi per l’università.
Anelli si è detto “sorpreso” delle prese di posizione della Giunta bresciana guidata dal sindaco Adriano Paroli (che aveva auspicato che le matricole restassero in via Trieste, senza spopolare il centro storico), ostacoli per i quali, secondo i vertici dell’università, “sfuggono le motivazioni”.
Il prorettore ha ribadito che il progetto cattolica 2 “non richiede deroghe o concessioni rispetto a quanto in essere” e si è detto fiducioso sui prossimi passaggi deliberativi comunali, certo che verrà valutata la necessità dell’iniziativa che, secondo Anelli, costituisce anche una grande opportunità per Brescia.
il tema verrà dibattuto lunedì in commissione comunale congiunta Urbanistica-Istruzione, con l´audizione del direttore di sede della Cattolica, Luigi Morgano.
Anelli ha anche snocciolato i numeri della realtà universitaria bresciana di via Trieste: sei facoltà e 15 indirizzi, 4mila studenti iscritti, 1300 le nuove convenzioni sottoscritte nel 2011 con aziende ed enti locali.
Dato di rilievo il numero dei laureati che ha trovato un lavoro ad un anno dal completamento degli studi: il 72,5 % dei laureati triennali e l´82 % dei laureati magistrali. Anche sul fronte delle internazionalizzazioni e della ricerca la Cattolica ha saputo, nel 2011, attrarre fondi pari a 1 milione 456 mila euro.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.