Bitumificio, via libera dalla commissione

Approvato con i voti della maggioranza di centrodestra il trasferimento dell'impianto Gaburri dall'Ate 24 all'Ate 25. Cittadini perplessi. Opposizione contraria.

Più informazioni su

(p.f.) Via libera della commissione congiunta Urbanistica e Attività produttive al nuovo bitumificio Gaburri. A maggioranza, l’organismo del comune di Brescia ha infatti stabilito che la ditta potrà realizzare nuovi impianti nel territorio dell’Ate 25, lasciando il campo all’Italgros per la realizzazione del polo logistico nell’Ate 24, sede dell’attuale impianto Gaburri.
Il parere positivo era stato già espresso da Arpa, Regione Lombardia e Circoscrizione Est. Ora la palla per l’ok definitivo passa al consiglio comunale. Se anche dall’aula consigliare dovesse uscire il nulla osta, il nuovo insediamento sarebbe operativo entro un paio di anni. La relazione dei tecnici non ha convinto i consiglieri di opposizione sull’impatto ambientale del nuovo bitumificio, che si sono astenuti o hanno votato contro. “Perché tutte le attività a rischio devono essere inserite nella zona di San Polo-Buffalora?”, è stato l’interrogativo posto da Fabio Capra (Pd) e molto dibattuto. Secondo Alfredo Bazoli (Pd), la preoccupazione dei cittadini sarebbe legittimata, perché nei documenti non si prevedono seri interventi di mitigazione ambientale. “C’è da preoccuparsi”, ha aggiunto Donatella Albini (Sel), “perché l’assessore regionale Bresciani ha ammesso di non sapere dell’esistenza dell’indagine Asl secondo cui i bambini di San Polo si ammalerebbero di più che nel resto della città”.
Qualche perplessità è stata sollevata anche dal consigliere Luigi Recupero (Gruppo misto). “Non è l’insediamento in sé a preoccupare, visto che dovrebbe essere addirittura migliorativo, ma è il fatto che queste attività siano realizzate sempre sulla stessa area. Dobbiamo adottare un piano complessivo sulla zona sud-est, per poter pianificare a partire da una visione d’insieme”. Dall’opposizione era arrivata la proposta di posticipare la votazione all’adozione del Pgt, ma la mozione è stata respinta.
Secondo l’assessore Maurizio Margaroli, infatti, era necessario che le istituzioni dessero finalmente una risposta all’azienda, che ha inoltrato la richiesta per il trasferimento degli impianti nel 2009. “In un contesto in cui c’è bisogno di lavoro”, ha sostenuto, “non è possibile far aspettare ad un’azienda anni per informarla di una decisione. Si voti si o no, ma si voti”. Presenti in commissione anche alcuni rappresentanti dei comitati ambientalisti. Per paura che potessero esserci dei disordini, la commissione è stata presidiata da uomini della polizia municipale e della Digos. “E’ la prima volta”, ha commentato Laura Castelletti (Lista Castelletti), “che in commissione entrano le forze dell’ordine. Questo la dice lunga sullo stato del rapporto tra cittadini e istituzioni”.
“La posizione della Consulta Ambiente”, ha spiegato Maurizio Frassi, “era solo di chiedere una sospensione, visto che ci sono anche del ricorsi pendenti. Inoltre, avremmo voluto che anche la commissione Ambiente fosse chiamata a decidere. E’ andata diversamente”. I cittadini sono preoccupati del peggioramento complessivo dell’area, visto che il nuovo bitumificio sarà costruito a 350 metri dalle prime case di Buffalora. “I nuovi impianti saranno di ultima generazione”, ha commentato da ultimo Gianbattista Gaburri, presidente della società interessata all’intervento, “meno impattanti di quelli che ci sono adesso, che comunque avremmo cambiato. Noi avevamo chiesto il trasferimento dall’Ate 24 all’Ate 25 già nel 2009, e la giunta Corsini aveva dato un atto di indirizzo favorevole. La giunta Paroli non ha fatto altro che riprendere in mano quell’atto, aggiungendo anzi degli oneri a carico dell’azienda”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.