Escavazione, ok ad aumento delle tariffe

Sono ferme dal 2008. Tariffe di sabbia e ghiaia più che raddoppiate. Ora serve che il provvedimento venga votato dal consiglio regionale.

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(red.) Via libera all’aggiornamento delle tariffe per l’escavazione, con un incremento economico per i settori di sabbia e ghiaia e delle pietre ornamentali: restano invece invariate le altre categorie, secondo quanto indicato nel prospetto iniziale presentato dalla giunta regionale e parametrato sull’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato (l’indice depurato dagli effetti delle variazioni di prezzo dei beni energetici importati).
Lo ha stabilito questa mattina la commissione Ambiente presieduta da Giosuè Frosio (Lega Nord), approvando all’unanimità il nuovo tariffario emendato dal relatore Giangiacomo Longoni (Lega Nord) e così formulato: sabbia e ghiaia 1 euro al metro cubo cavato (la giunta regionale aveva proposto 0,46 euro); argilla 0,52 euro al metro cubo; torba 1,60 euro al metro cubo; pietre ornamentali 5 euro al metro cubo (la giunta aveva proposto 3,70 euro); rocce a usi industriali 0,46 euro al metro cubo; pietrischi 0,46 euro al metro cubo.
Secondo le spiegazioni fornite dai tecnici dell’assessorato regionale, le nuove tariffe di escavazione, riferite al biennio 2010-2011, entreranno comunque in vigore solo dopo la definitiva approvazione in consiglio regionale, non potranno avere valore retroattivo e avranno validità fino a nuova e successiva modifica. L’emendamento presentato da Longoni è stato sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e l’aumento dei settori sabbia e ghiaia e pietre ornamentali è stato motivato con l’esigenza di adeguarsi e allinearsi alle tariffe degli altri Paesi europei. “Dobbiamo renderci conto”, ha detto Giangiacomo Longoni, “che il nostro territorio è un bene limitato e quindi deve essere tutelato e salvaguardato con più rigore e attenzione, come in materia di escavazione ci insegnano Paesi come la Repubblica Ceca, la Svezia e il Regno Unito”.
“Siamo soddisfatti”, ha detto Angelo Costanzo (Pd), “nel vedere come la presentazione del nostro emendamento iniziale che elevava le tariffe indicate, abbia prodotto un utile approfondimento del tema e abbia portato la commissione a modificare in modo condiviso il primo tariffario di riferimento. Non ci troviamo davanti a nuovi aumenti, ma a giuste tariffe”.Per Giuseppe Civati (PD) è ora importante “promuovere politiche che puntino al recupero degli inerti, ovvero di materiali già utilizzati, superando le contrapposizioni esistenti tra le esigenze degli operatori e quelle di tutela del territorio e trovando così un giusto punto di equilibrio”.
Valerio Bettoni (UdC) ha infine posto l’attenzione sulla possibilità di recuperare materiale direttamente da fiumi e torrenti, risparmiando dall’escavazione importanti porzioni di territorio, ma Giangiacomo Longoni ha evidenziato come occorra fare molta attenzione, perché interventi artificiali di questo tipo possono produrre danni irreparabili al sistema fluviale.

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