Cerimonia: polemica Milani-Zaltieri

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Scontro a distanza sulle presenze istituzionali sul palco del 28 maggio.


(red.) La celebrazione del 34° della bomba di piazza Loggia, il prossimo 28 maggio, è stata guastata da una polemica a distanza con un piccato botta e risposta sui giornali tra l’associazione dei famigliari delle vittime della strage e il sindacato.
A partire con il piede sbagliato è stato probabilmente il presidente dell'associazione, Manlio Milani, raccontando ai giornali di aver "fatto il possibile perchè anche quest’anno le istituzioni siano rappresentate". Poiché " la strage è una ferita di tutta la città, non solo del sindacato" e solo grazie al suo "fitto lavorìo diplomatico" il prossimo 28 maggio saliranno sul palco anche le rappresentanze istituzionali: Simona Bordonali e Paola Vilardi a nome dei consigli comunale e preovinciale.
Un’affermazione che non è piaciuta ai sindacati, che da sempre organizzano la manifestazione e rivendicano la paternità della commemorazione, alla quale partecipano anche autorità municipali e provinciali.
Il segretario generale della Cisl, Renato Zaltieri, ha fatto subito sapere a Milani che sarebbe stato il caso di "limitare le parole e i protagonismi", visto che "il sindacato non ha bisogno di maestri". Spiegando inoltre che l'annunciata presenza sul palco di Bordonali e Vilardi non rappresenta certo una novità.

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