Molgora: “Trattare con la Catullo”

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Il sottosegretario leghista bacchetta Abm sul ricorso alla corte di giustizia europea.


(red.) "Vale davvero la pena fare ricorso alla corte di giustizia europea (leggi l'articolo), oppure è meglio cercare una mediazione che metta Abm, società capitanata da Aib e Camera di commercio di Brescia interessata allo scalo aeroportuale di Montichiari, nelle condizioni di poter gestire l'infrastruttura in partnership con la veronese Catullo"?
Daniele Molgora, sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi, nonchè consigliere di amministrazione di Catullo spa, è intervenuto sulla diatriba legata al controllo dello scalo bresciano. Nel corso di una conferenza stampa, il politico della Lega Nord ha esortato Franco Tamburini e Francesco Bettoni, i due principali attori della cordata legata ad Abm, a evitare un ricorso contro la concessione dell'infrastruttura. "Non sto assolutamente dicendo che non ci siano gli estremi per un ricorso, nè intendo difendere l'operato del consiglio di amministrazione precedente", ha spiegato il politico Lumbard, "credo soltanto che questa sia una soluzione che non gioverà a nessuno".
Secondo Molgora, infatti, la procedura che la società bresciana ha dichiarato di voler intraprendere rischierebbe di affossare il D'Annunzio per alltri 10 anni. "Tutto verrebbe bloccato e la situazione creerebbe un effetto boomerang sul territorio, che si troverebbe con uno scalo ancora inefficace per lungo tempo. Oltretutto non è detto che la comunità europea dia ragione alle istanze di Abm".
Meglio, secondo il politico bresciano, trovare una mediazione che abbia efficacia immediata e che metta i soci di Abm nelle condizioni di avere un peso maggiore nella compagine azionaria della realtà veronese: "Cerchiamo una strada che dia ai bresciani autonomia per la gestione di Montichiari. Con il nuovo consiglio di amministrazione (leggi qui), inoltre, è stato delineato anche un progetto industriale che rilanci il D'Annunzio; sono previsti investimenti e un incremento delle tratte".
Dunque Molgora, ha invitato Bettoni e Tamburini a tornare sui propri passi, ribadendo il progetto di alcuni mesi fa, che prevedeva la nascita di una holding a maggioranza veronese con una società di gestione affidata alle associazioni di categoria della nostra provincia
(leggi l'articolo precedente). "Quello che Aib e Camera di commercio di Brescia vogliono è il massimo", ha concluso il sottosegretario. "Ma purtroppo il massimo non si può ottenere in questo caso. Abbiamo la possibilità di trovare una soluzione che accontenti tutti i soggetti interessati e che conceda a Brescia un aeroporto degno di questo nome. Non buttiamo via questa occasione".

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