Spacciatore suicida in carcere

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Era accusato di aver ceduto la dose alla commessa morta a Desenzano.

(red.) Si è impiccato nel carcere di Verziano, presso Brescia, avvolgendosi una tenda intorno al collo, uno degli otto spacciatori accusati di aver ceduto dosi di cocaina tagliata con atropina, che avrebbero causato la morte per overdose di una commessa ventenne di Desenzano del Garda di origine marocchina (leggi l'articolo) e una ventina di ricoveri in ospedale tra Brescia e Bergamo.
Si tratta di un cittadino egiziano di 32 anni, sposato con un bimbo, che stava collaborando con la giustizia e che era in cella di isolamento proprio per questo motivo.
Secondo gli inquirenti, non ci sarebbero dubbi sulla volontarietà del suo gesto estremo. Lo stesso magrebino era stato ricoverato in ospedale a Manerbio per aver assunto una dose di stupefacente.
Gli altri arrestati dovranno rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti e lesioni personali come conseguenza dell'attività di spaccio.

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