Spaccio per telefono, 14 arresti

Blitz nella Bassa bresciana contro la vendita al minuto di cocaina.

(red.) Quattordici arresti per spaccio di droga, a carico di persone poco attente alle comunicazioni telefoniche, incastrate proprio per aver usato i cellulari per gestire i propri traffici. E' accaduto nella Bassa bresciana nei giorni scorsi, con un'operazione che ha portato in cella undici nordafricani e tre ragazze italiane.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Francesco Nappo. I fatti contestati risalgono al 2005. Niente appostamenti o blitz nei luoghi dello spaccio, ma fitte intercettazioni telefoniche che hanno portato alla scoperta di centinaia di passaggi di mano di cocaina tra gli indagati.
Stando alla ricostruzione della Procura, infatti, i presunti spacciatori di cocaina venivano contattati al telefono dai clienti, veniva fissato il luogo dell’appuntamento e poi si procedeva allo scambio. Quella bloccata è una rete di vendita di droga al minuto, ma che alimentava comunque un traffico molto fitto, composto da numerosi e veloci piccoli scambi.
L’inchiesta, coordinata dal pm Rossi,si basa anche sul racconto di alcuni acquirenti fissi ed abituali dei maghrebini, da cui avrebbero comprato cocaina almeno una cinquantina di volte. Sempre i clienti hanno poi fornito i numeri dei cellulari che gli spacciatori usavano per procurarsi i contatti.
Il loro traffico avveniva in diversi paesi della Bassa bresciana, da Isorella a Gambara, da Leno a Remedello, passando per Ghedi. Le 14 persone finite in cella, secondo le accuse, avevano il controllo dell’intera zona.